Esercizi da fare in piscina: musica sì o musica no?

Nell’immaginario collettivo gli esercizi da fare in piscina durante le lezioni di acqua fitness sono sempre associati a un accompagnamento musicale. Questo perché, effettivamente, la musica può avere un impatto significativo sulla qualità dell’esercizio, influenzando ritmo, energia e coinvolgimento dei partecipanti.

In alcuni casi, però, l’accompagnamento musicale può rendere una lezione più difficoltosa. E un bravo istruttore di acquagym deve essere in grado di capire quando utilizzarlo e quando escluderlo, oltre ad essere consapevole di quale ritmo sia più adatto a ottimizzare una sessione di allenamento in acqua in relazione agli esercizi e alla classe che si trova davanti.

Proprio per fare chiarezza su questo aspetto abbiamo deciso di creare una mini guida dedicata all’argomento, suddivisa in due parti. In questa prima parte approfondiremo i fattori che influenzano la scelta della musica durante le lezioni di Acqua Fitness e presenteremo una gamma di esercizi che è meglio fare con o senza musica.

Nella seconda parte “Acqua gym esercizi con o senza musica” esamineremo i casi specifici in cui è preferibile utilizzare un accompagnamento ritmico, analizzandone i vantaggi e mettendoli a confronto con i casi in cui la musica è meno consigliata.

Esercizi da fare in piscina con o senza musica? I fattori da considerare

La decisione di includere o escludere la musica quando si parla di esercizi da fare in piscina non è un aspetto da lasciare all’improvvisazione ma bensì una scelta tecnica che deve essere fondata su un’analisi attenta di diversi fattori:

Gruppo classe
Conoscere i gusti musicali dei partecipanti a una lezione può aumentare coinvolgimento ed entusiasmo e, di conseguenza, efficacia dell’allenamento. Adulti e giovani, ad esempio, tendono a preferire musica energica e ritmata come pop, dance o hip-hop. I più anziani, al contrario, potrebbero prediligere accompagnamenti più soft e rilassanti basati su generi come il jazz e la classica, capaci di creare un ambiente tranquillo senza sovraccaricare i sensi.

Obiettivo della lezione
La selezione musicale può variare se l’obiettivo è lavorare sulla resistenza, sulla forza o sul rilassamento. Per esempio per migliorare la resistenza l’ideale è una musica ritmata, magari con un BPM compreso tra 120 e 140. Se il focus è sulla forza e sulla tonificazione meglio optare per un ritmo moderato con BPM tra 100 e 120. Per sessioni di rilassamento e stretching, infine, serve un sottofondo musicale calmo e lento con BPM tra 60 e 90.

Altezza dell’acqua
L’altezza dell’acqua è un fattore importantissimo poiché influisce sulla capacità degli allievi di eseguire gli esercizi seguendo il ritmo della musica. Quando l’acqua è bassa (fino alla vita o poco sopra), c’è maggiore libertà di movimento e una musica ritmata può aiutare gli esercizi cardiovascolari e di coordinazione che richiedono movimenti rapidi e ampi.

Al contrario, se l’acqua è alta (fino al petto o alle spalle), gli esercizi diventano più difficili, rendendo preferibile una musica dal ritmo più lento che aiuta i partecipanti a mantenere sincronismo ed efficacia del movimento.

È inoltre importante considerare che l’altezza dell’acqua è relativa in relazione all’altezza dei partecipanti, che spesso varia. In una classe con partecipanti di altezze diverse, potrebbe essere utile dividere il gruppo in base all’altezza dell’acqua o scegliere una sezione della piscina con diverse profondità. Questo consente di adattare gli esercizi e la scelta musicale alle esigenze specifiche di ciascun partecipante.

Ambiente piscina
Non tutte le piscine che ospitano lezioni di acquagym sono uguali. Ad esempio quelle al chiuso tendono a creare un effetto rimbombo che potrebbe interferire sulla chiarezza della musica e sulle istruzioni vocali. In questo caso meglio optare per un volume “gestibile” e per tracce che abbiano un ritmo chiaro e ben distinto.

Le piscine all’aperto, invece, hanno un’acustica diversa, spesso più dispersiva. Una condizione che crea la necessità di avere a disposizione un impianto di ottima qualità direzionato in maniera strategica. In un ambiente naturale (lago o piscina vicino a un lago), infine, potrebbe rivelarsi preferibile non utilizzare la musica ma sfruttare i suoni della natura per creare un ambiente rilassante e armonioso.

Tipologie di esercizi da fare in piscina con o senza musica

Come abbiamo accennato nei paragrafi precedenti, diverse tipologie di esercizi richiedono differenti tipologie di accompagnamento musicale.

Tra gli esercizi da fare in piscina in cui la musica è d’aiuto ci sono quelli cardiovascolari ad alta intensità (ad esempio corsa sul posto in acqua e jumping jacks in acqua), gli esercizi di coordinazione e coreografia (routine coreografate, danza in acqua) e gli esercizi di tonificazione con attrezzi (curl delle braccia con manubri acquatici, pressioni ecc…).

Tra quelli in cui la musica è meno consigliata ci sono gli esercizi di rilassamento e stretching in acqua, lo yoga acquatico (entrambi richiedono un ambiente calmo e rilassato e una concentrazione che la musica potrebbe disturbare), gli esercizi di tecnica e postura in cui sono necessari enorme precisione e l’udibilità chiara delle indicazioni dell’insegnante, e le sessioni di allenamento introduttive per principianti in cui l’assenza di musica può aiutare i neofiti a imparare i movimenti di base senza distrazioni.

Quindi, Acqua gym esercizi con o senza musica?

In questa sezione, dedicata agli esercizi da fare in piscina con o senza l’accompagnamento musicale, abbiamo analizzato i fattori che influenzano questa scelta e le tipologie di esercizi per cui la musica è consigliata o sconsigliata.

Se sei un istruttore di Acqua Fitness e desideri approfondire ulteriormente l’argomento, ti consigliamo di proseguire con la seconda parte di questa guida, leggendo l’articolo “Acqua Gym esercizi con o senza musica“.